Sia che coltiviate una risaia o solo qualche pianta di riso in giardino , ad un certo punto potreste imbattervi nella sporcizia dei chicchi di riso. Cos’è e come puoi alleviare il problema? Continua a leggere per scoprire di più.

Cos’è la fuliggine dei chicchi di riso?

Forse ti starai chiedendo cos’è la fuliggine dei chicchi di riso? La risposta breve è che si tratta di un fungo trasmesso dalle clamidospore che può persistere e svernare, aspettando che le piogge primaverili lo spostino in una nuova casa. Questa nuova casa spesso include pannocchie di riso a grani lunghi che crescono nel campo dove esiste il fungo.

Le clamidospore sono la causa della fuliggine del riso. Questi si depositano nei chicchi di riso quando raggiungono la maturità. Le varietà di riso a grani lunghi sono spesso infastidite dalla fuliggine dei chicchi di riso durante le stagioni di crescita piovose e molto umide. Le aree in cui il riso viene alimentato con fertilizzanti azotati affrontano il problema più facilmente.

Non tutti i chicchi a grana lunga di ciascuna pannocchia sono infetti. I chicchi completamente carbonizzati non sono comuni ma sono possibili. Quando vengono raccolti i chicchi completamente sminuzzati, potresti notare una nuvola nera contenente le spore. I lotti di cereali infestati hanno un colore opaco e grigiastro.

Anche se questo sembra essere un problema comune nelle colture di riso, è considerato una malattia minore del raccolto. Tuttavia, la situazione è grave quando la Tilletia barclayana ( Neovossia horrida ) infetta le pannocchie di riso, sostituendo i chicchi con spore di fuliggine nere.

Come trattare la fuliggine dei chicchi di riso

La prevenzione della fuliggine del riso può includere la semina di riso a grani corti o medi in aree soggette allo sviluppo di funghi ed evitare l’uso di fertilizzanti azotati per aumentare la resa del raccolto. Il trattamento delle infezioni è difficile perché il fungo è visibile solo dopo la maturazione della pannocchia.

Imparare a trattare la fuliggine dei chicchi di riso non è efficace quanto la prevenzione. Praticare buone condizioni igienico-sanitarie, semi resistenti alle malattie delle piante (certificati) e limitare i fertilizzanti azotati per controllare eventuali funghi presenti.

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