Per coloro che celebrano le vacanze di Natale, abbondano i simboli legati agli alberi: dal tradizionale albero di Natale e vischio all’incenso e alla mirra. Nella Bibbia, queste erbe erano doni dati a Maria e al suo nuovo figlio, Gesù, dai Magi. Ma cos’è l’incenso e cos’è la mirra?
Cosa sono l’incenso e la mirra?
L’incenso e la mirra sono le resine aromatiche, o linfa essiccata, derivate dagli alberi. Gli alberi di incenso appartengono al genere Boswellia e le mirre al genere Commiphora , entrambi comuni in Somalia ed Etiopia. Oggi come in passato, come incenso si usano l’incenso e la mirra.
Gli alberi di incenso sono esemplari decidui che crescono senza terreno lungo le coste rocciose dell’oceano somalo. La linfa che sgorga da questi alberi si presenta come una melma lattiginosa e opaca che si indurisce in una “gomma” dorata traslucida ed è di grande valore.
Gli alberi di mirra sono più piccoli, alti da 1,5 a 4,5 m (da 5 a 15 piedi) e circa 30 cm di diametro, e sono chiamati alberi di tacchino. Gli alberi di mirra hanno un aspetto simile a un albero di biancospino basso e piatto con rami nodosi. Questi alberi solitari e stentati crescono tra le rocce e la sabbia del deserto. L’unico momento in cui iniziano a raggiungere un qualche tipo di rigogliosa è in primavera, quando i loro fiori verdi appaiono appena prima che spuntino le foglie.
Informazioni su Incenso e Mirra
Molto tempo fa, l’incenso e la mirra erano doni esotici e inestimabili dati ai re di Palestina, Egitto, Grecia, Creta, Fenicia, Roma, Babilonia e Siria per rendere omaggio a loro e ai loro regni. A quel tempo l’acquisto dell’incenso e della mirra era segretissimo, tenuto volutamente segreto per aumentare ulteriormente il prezzo di queste preziose sostanze.
Gli aromatici erano ulteriormente ambiti a causa della loro area di produzione limitata. Solo i piccoli regni dell’Arabia meridionale producevano incenso e mirra e quindi detenevano il monopolio sulla loro produzione e distribuzione. La regina di Saba fu uno dei sovrani più famosi che controllarono il commercio di queste erbe, al punto da imporre condanne a morte ai contrabbandieri o alle carovane che si allontanavano dalle rotte commerciali imposte dalle tariffe.
Il vero costo risiede nel lavoro intensivo richiesto per raccogliere queste sostanze. La corteccia viene tagliata, facendo fluire la linfa verso il taglio. Lì viene lasciato indurire sull’albero per diversi mesi, quindi raccolto. La mirra risultante è rosso scuro e friabile all’interno e bianca e polverosa all’esterno. A causa della sua consistenza, la mirra non veniva spedita bene, gonfiandone ulteriormente il prezzo e il fascino.
Entrambi gli aromatici sono usati come incenso e in passato avevano anche applicazioni medicinali , imbalsamate e cosmetiche. L’incenso e la mirra possono essere venduti online o in alcuni negozi, ma gli acquirenti fanno attenzione. A volte la resina in vendita non è quella reale ma quella di un’altra varietà di albero proveniente dal Medio Oriente.